«Il tempo passa non per fare sbiadire le figure, ma per farle risplendere più chiare e più nitide e per indicare a noi uomini il cammino da seguire. Un cammino fatto di impegno quotidiano, cosi come richiesto dal Vangelo, unica fonte di vera vita. Ecco perché invito tutti a riflettere su quanto abbiamo fatto di buono durante questo anno».
L’arcivescovo di Palermo, Paolo Romeo, in occasione della presentazione delle iniziative in programma per la commemorazione della morte di don Pino Puglisi, ha ricordato così il parroco di Brancaccio ucciso dalla mafia 16 anni fa e per il quale è in corso un processo di santificazione.
Tra le iniziative, che prenderanno il via oggi alle 18 con una Santa Messa che sarà celebrata nella parrocchia di San Gaetano a Brancaccio, anche fiaccolate, pellegrinaggi e momenti di svago con tanto di clown e laboratori per i più piccoli.
Domenica 13, alle 10,30, il programma prevede un pellegrinaggio al cimitero di Sant’Orsola sul tema “Un fiore per Padre Pino Puglisi”. Il corteo partirà da Piazzale antistante il Policlinico e arriverà fino alla tomba del sacerdote.
Lunedì 14 alle 21 sarà organizzata una fiaccolata che questa volta avrà per tema “Finche non sorge come stella la sua giustizia” che partirà da piazzale Anita Garibaldi, luogo dove fu ucciso il sacerdote, fino a raggiungere il centro Padre Nostro.
Martedì 15, nella ricorrenza del XVI anniversario dell’uccisione, l’arcivescovo Paolo Romeo celebrerà alle 18 la Santa Messa in Cattedrale, mentre in serata i riflettori si sposteranno nuovamente a Brancaccio, dove, presso il centro Padre Nostro, saranno organizzati spettacoli con Lello Analfino e Lino Costa dei Tinturia. Parteciperanno anche Sasà Salvaggio e Massimo Minutella. Giovedì 17 alle 10 per le vie di Brancaccio ci saranno i clown dell’associazione “Viviamo in positivo – Vip Palermo”.
Le manifestazioni si concluderanno domenica 20 settembre alle 10 a villa Giulia, in via Lincoln con un laboratorio “La villa delle meraviglie”. «Certo – ha detto Maurizio Artale, presidente del Centro Padre Nostro – a brancaccio ci sono ancora tante ombre, ma c’è anche tanta luce, quella luce che don Pino ci ha insegnato a custodire, a proteggere e a fare crescere. Questo è il messaggio che vogliamo trasmettere». Per padre Maurizio Francoforte, parroco della chiesa di San Gaetano «don Pino era un modello per il mondo dei presbiteri e per tutti gli uomini».

Giusy Ciavirella

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